top of page

IL LADRO DEL TEMPO

  • RedattriceChiara
  • 17 giu 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Caro Diario, 21/10/19

è da un po’ di giorni che nella nostra classe si aggira un ladro di orologi. Ti espongo la mia teoria: prima della lezione di Educazione fisica di ogni giorno ci cambiamo negli spogliatoi e lasciamo lì tutti i vestiti, braccialetti, orologi ecc.; il ladro entra in azione mentre stiamo facendo ginnastica, chiedendo al professore di andare in bagno, e lì ne approfitta per rubare uno o più orologi. Io, che ho l’abitudine di mettermelo tutti i giorni, non lo faccio più, e di conseguenza non lo lascio più nello spogliatoio. Purtroppo, i miei compagni non hanno avuto la mia stessa idea… sarà per abitudine, fatto sta che prima o poi il loro oggetto in questione sarà rubato. Credo di sapere chi sia il ladro: Elisa, una mia compagna di classe con un carattere un po’ difficile che sta antipatica alla maggior parte della classe. Le mie ipotesi sono corrette? Lo scoprirò presto! Ho deciso che domani cercherò di scoprire chi si cela dietro il soprannome “il ladro del tempo” (inventato da me). Augurami buona fortuna,

Zoe.


Caro Diario, 22/10/19

il ladro del tempo non è chi pensavo che fosse: ho tenuto d’occhio Elisa per tutta la lezione, ma non è mai entrata da sola nello spogliatoio. Non è possibile che sia lei, perché oggi a Will è stato rubato l’orologio. Ma allora chi è? Non credo che nessun altro della mia classe possa fare qualcosa del genere. Il mio migliore amico Frank dice che in realtà non esiste un ladro, ma che gli orologi siano stufi di stare chiusi nello spogliatoio per un’ora e che allora scappino. Nonostante il suo autismo, però, alcune delle sue supposizioni si rivelano (sicuramente non quest’ultima). Speriamo ci venga in mente qualcosa,

Zoe.


Caro Diario, 23/10/19

Ho scoperto chi è il ladro del tempo. Non ci posso ancora credere. Ora ti racconto tutto: stamattina abbiamo fatto una partita di pallacanestro e io ad un certo punto sono inciampata e mi sono sbucciata un ginocchio. Niente di che. Il professore mi ha detto di andare nei bagni dello spogliatoio per sciacquare il ginocchio e io ho obbedito, solo che quello che mi sono trovata davanti non era quello che volevo vedere. Frank stava frugando frettolosamente nella borsa di Annie, una mia compagna. Ha tirato fuori l’orologio e se lo è messo in tasca, o meglio, stava per farlo, perché prima ha notato la mia presenza e lo ha fatto cadere a terra. Per fortuna non si è rotto. Frank si è messo a piangere e singhiozzare e continuava a ripetermi che non era colpa sua, che non voleva. Sapevo che la sua malattia lo portasse a fare cose un po’ strane, ma non pensavo fino a questo punto. Ero dispiaciuta per lui. Non arrabbiata, dispiaciuta. Finita la scuola siamo andati a casa sua e abbiamo spiegato tutto l’accaduto ai genitori di Frank. Anche loro erano dispiaciuti, ma per fortuna non si sono arrabbiati. Hanno detto che risolveranno loro il problema, e dopo questa frase l’umore di Frank cambiò in un attimo. Era tornato il mio migliore amico sorridente di sempre. Ora ti saluto: si è fatto tardi.

Zoe.

Post recenti

Mostra tutti

Comments


Per iscriverti...

Grazie per esserti iscritto!

© 2023 by The Book Lover. Proudly created with Wix.com

bottom of page